Un nuovo studio rivela: le etichette di rischio alluvionale ingannano e alimentano una crescita insicura
RomePunti salienti dello studio:
Mappa del Rischio Alluvione: L'Illusione della Sicurezza
Le mappe attuali del rischio alluvionale delineano un confine tra aree ad "alto rischio" e aree a "rischio minimo". Lo sviluppo urbano spesso si concentra appena al di fuori di queste zone ad alto rischio. La percezione di sicurezza in queste aree porta a un aumento dello sviluppo, nonostante il reale rischio di alluvione.
Troppa costruzione a rischio alluvione: senza nuove politiche, aumenterà
I ricercatori hanno scoperto che quasi il 24% dello sviluppo edilizio a livello nazionale avviene entro 250 metri dalle zone a rischio alluvione. Le proiezioni indicano che questo fenomeno continuerà a meno che non vengano introdotte nuove politiche. Lo studio mostra che questi sviluppi sono incentivati dall’attuale quadro normativo, che richiede l’assicurazione contro le alluvioni e pratiche di costruzione speciali solo all’interno delle aree inondabili. Al di fuori di esse, i costruttori affrontano meno regolamentazioni e costi inferiori, portando a un aumento delle costruzioni. Questa tendenza può aumentare la vulnerabilità delle comunità ai danni da alluvione, come si è già visto in passati eventi alluvionali in zone con sviluppo intensivo vicino ai corsi d’acqua.
Sanchez e i suoi collaboratori sottolineano l'importanza di rivedere le modalità di comunicazione e gestione del rischio alluvioni. Spostando semplicemente lo sviluppo un po' più lontano dalla pianura alluvionale, involontariamente mettiamo a rischio più aree. Senza modifiche alle politiche e una maggiore consapevolezza, lo sviluppo continuerà in zone che, pur essendo tecnicamente al di fuori della pianura alluvionale con un rischio di inondazione centenario, affrontano comunque pericoli significativi.
Impatto della fuorviante classificazione
Classificare erroneamente il rischio di alluvioni ha conseguenze gravi sia per gli sviluppatori che per gli acquirenti di case. Quando le zone alluvionali vengono etichettate semplificando il rischio in "alto" o "basso", si possono creare malintesi. Questa semplificazione fa sentire al sicuro le persone appena fuori dalle aree ad alto rischio anche quando non lo sono. Invece di fornire chiarezza, queste etichette portano spesso a conseguenze indesiderate.
Aumento dello sviluppo edilizio immediatamente al di fuori delle zone ad alto rischio di alluvione. Una falsa sensazione di sicurezza per chi risiede vicino a queste aree. Maggior potenziale di danni concentrati durante eventi di inondazione imprevisti.
Il problema principale riguarda il modo in cui queste zone sono comunicate. Quando un'area è indicata come una pianura alluvionale con un'inondazione centennale, molti pensano che gli eventi siano rari nella vita di una persona. Tuttavia, spesso non si comprende che queste zone possono allagarsi più frequentemente a causa dei cambiamenti climatici o di condizioni meteorologiche insolite. Questa mancanza di consapevolezza può portare a ulteriori sviluppi in aree non designate come rischiose, peggiorando il problema nel tempo.
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L'errata classificazione influenza le comunità. Incide sui valori delle proprietà e sui requisiti assicurativi. Quando un'area è considerata a basso rischio, gli acquirenti potrebbero evitare di acquistare l'assicurazione contro le inondazioni, rimanendo così finanziariamente esposti nel caso in cui un'alluvione si verifichi. Questo porta le persone a correre rischi evitabili, fidandosi di un'etichetta invece di comprendere il rischio reale.
Rivedere come viene comunicato il rischio alluvione è fondamentale. Fornendo informazioni più chiare e dettagliate, le comunità possono prendere decisioni informate su dove costruire e vivere. I responsabili delle politiche e i pianificatori devono considerare fattori oltre le semplici etichette su una mappa. Adeguare il sistema di classificazione del rischio alluvione per riflettere dati più attuali e specifici potrebbe aiutare a mitigare questi problemi. Realisticamente, l'obiettivo dovrebbe essere garantire che le persone comprendano il panorama del rischio e come questo si evolve nel tempo, contribuendo a ridurre l'impatto di futuri eventi alluvionali.
Conseguenze future dello sviluppo
Le conclusioni dello studio mettono in evidenza importanti implicazioni per il futuro sviluppo. Una preoccupazione principale riguarda l'aggregazione non intenzionale di nuovi progetti subito al di fuori delle zone ad alto rischio di alluvioni. Questo comportamento è influenzato da diversi fattori.
Riduzione dei costi normativi per aree ritenute a basso rischio, desiderio di rimanere vicino a luoghi d'acqua attrattivi, e fraintendimento delle zone a 'rischio minimo' come completamente sicure.
Mentre gli sviluppatori cercano terreni più economici appena fuori dalle zone alluvionali designate, nuove case e attività commerciali vengono costruite in aree comunque vulnerabili alle inondazioni. Ciò crea una situazione pericolosa in cui infrastrutture significative potrebbero essere a rischio. Nel tempo, senza cambiamenti nelle politiche, questo modello potrebbe aumentare la probabilità e il costo dei danni da inondazioni in queste zone, espandendo l’area di impatto potenziale.
Le conseguenze del cambiamento climatico amplificano il rischio al di là di quanto indicato dalle attuali mappe delle inondazioni. L'innalzamento del livello del mare e i modelli atmosferici imprevedibili possono espandere le zone a rischio di alluvione più verso l'entroterra. Le attuali designazioni delle aree alluvionali potrebbero presto risultare obsolete, con il risultato che immobili ritenuti sicuri potrebbero diventare vulnerabili all’improvviso allagamento. Sia costruttori che proprietari potrebbero ritrovarsi impreparati ad affrontare il vero livello di rischio cui sono esposti.
Valutare in modo più dettagliato il rischio di inondazioni potrebbe essere necessario, tenendo conto sia delle attuali concentrazioni di edifici sia dei cambiamenti ambientali futuri. Una migliore comunicazione e una maggiore consapevolezza pubblica su cosa significhi effettivamente vivere vicino a una pianura alluvionale potrebbero ridurre malintesi.
Cambiamenti di politica potrebbero incentivare progetti più sostenibili e sicuri, incoraggiando lo sviluppo distante dalle zone soggette a inondazioni. Questo approccio potrebbe aiutare a prevenire ulteriori perdite economiche e personali, garantendo una pianificazione strategica di lungo termine per tutte le parti coinvolte.
Solo attraverso queste modifiche possiamo sperare di proteggere le comunità in modo completo e ridurre il potenziale di impatti significativi di alluvioni future.
Lo studio è pubblicato qui:
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0311718e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Georgina M. Sanchez, Margaret A. Lawrimore, Anna Petrasova, John B. Vogler, Elyssa L. Collins, Vaclav Petras, Truffaut Harper, Emma J. Butzler, Ross K. Meentemeyer. The safe development paradox of the United States regulatory floodplain. PLOS ONE, 2024; 19 (12): e0311718 DOI: 10.1371/journal.pone.0311718
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